Raccontare la storia della Residenza Maritti significa fare un salto nel tempo di circa 300 anni, quando la famiglia Corteggiani – originaria della Corsica -verso la fine del XVIII secolo si trasferisce prima nel Lazio e successivamente a Roma.
Le prime notizie certe risalgono al 1826, anno in cui Antonio Corteggiani sposa Aleggiani Angela e acquista una casa di 3 piani in Via Tor De’ Conti (come da mappa catastale del 1653) e un’attigua proprietà di tre piani con struttura medievale e con travature in legno. Antonio ed Angela ebbero cinque figli, tra i quali Stanislao e Giuseppe.
Stanislao (1860/1929) sposerà Adelaide Romanini, imparentata a sua volta con la famiglia Barbiellini/Amidei, e dalla quale non avrà eredi, mentre Giuseppe Corteggiani (1856/1940), che sposerà Agnese Giomini, imparentata con la famiglia Caracciolo, avrà ben 7 figli, tra cui Rodolfo Corteggiani, l’ultimogenito.
Verso la fine dell’Ottocento, a causa della forte immigrazione di piemontesi a Roma, i due fratelli Stanislao e Giuseppe ristrutturarono ed ampliarono gli edifici acquistati in passato dal padre Antonio, restituendo il palazzo così com’è nella sua attuale fisionomia.
Durante i lavori di scavo, per irrobustire le fondamenta, vennero trovate alcune statue romane acefale di giovani donne, vendute all’epoca ad un antiquario internazionale per la somma di 100.000 lire. La proprietà, ormai dei due fratelli Stanislao e Giuseppe, venne successivamente suddivisa tra gli unici eredi, i sette figli di Giuseppe e Agnese: Olga, Elena, Bianca, Guglielmo, Giorgio, Enrico e Rodolfo.
Rodolfo Corteggiani sposa la marchesa Maria Corsi, dalla cui unione nasce l’unica figlia Daniela Corteggiani.
Daniela sposerà Luigi Maritti e insieme cercheranno di riunire insieme l’intera proprietà – ormai notevolmente suddivisa tra i vari eredi della famiglia – per donare un futuro ai figli Massimiliano, Gianluca e Pierfrancesco.
Così, a distanza di quasi un secolo, nel 1998 iniziano i lavori di ristrutturazione dapprima della facciata, degli ambienti comuni e della Terrazza. Poi viene realizzato il locale su strada “Lupigiada” con lo scopo di promuovere ogni linguaggio artistico, dalla musica alle arti figurative, dalla scultura alla recitazione, dalla gastronomia all’enologia
Il progetto di Daniela e Luigi era quello di rispettare gli ambienti originari ma soprattutto continuare a far vivere la storia della famiglia e in particolare quella delle sorelle Corteggiani, zie di Daniela, con le loro passioni, il loro gusto e la loro personalità.
È così che al primo piano sono conservati con cura gli arredi originali delle “zie” alle quali vengono dedicate alcune stanze dell’appartamento: Zia Olga, Zia Elena, Zia Bianca.
Il terzo piano, dai soffitti affrescati e le marmette in cemento a pavimento, è arricchito da arredi, stampe, ed quadri che portano la memoria della Marchesa Maria Corsi, madre di Daniela, che qui abitò per molti anni.
Il quarto piano si distingue invece per una straordinaria luminosità e per la leggerezza distributiva degli spazi, conservando lo stile di inizio secolo nei suoi pavimenti in graniglia. Arredato con gusto, è inoltre arricchito da quadri e sculture di artisti italiani emergenti e non.
Grazie alla lungimirante visione di Luigi Maritti, con la sua tenacia e la sue capacità imprenditoriali, e alla grande sensibilità ed ospitalità di Daniela Corteggiani, oggi avete la fortuna di poter trascorrere qualche giorno immersi nella storia di Roma e nella storia di una famiglia che più di 300 anni fa decise di mettere le proprie radici al centro di una città unica in tutto il mondo.